Una molteplicità di scambi e di contrasti che hanno fatto del Me- diterraneo una delle principali aree geografiche che ha sviluppato la civiltà occidentale, ovvero quello che pensiamo e quello che siamo oggi. Negli ultimi secoli i segni e i saperi si sono un pò sbiaditi e le similitudini si sono sempre di più assottigliate, dovute, soprattutto, alla marcata diversità economica e al pensiero politico, facendo cre- scere la disuguaglianza, nella distribuzione della ricchezza. La civiltà mediterranea perde la sua coesione quando il continen- te Europa prende la strada verso la modernità, una visione disgre- gante, un progetto che vede come obiettivo un’economia industriale e non più quella contadina, creando così una rottura tra i popoli del Mediterraneo.
Design, connessione tra diverse culture / Armato, Francesco. - In: REVUE TUNISIENNE DES LANGUES VIVANTES. - ISSN 0330-8197. - 27-2024:(2024), pp. 223-234.
Design, connessione tra diverse culture
Francesco Armato
2024-01-01
Abstract
Una molteplicità di scambi e di contrasti che hanno fatto del Me- diterraneo una delle principali aree geografiche che ha sviluppato la civiltà occidentale, ovvero quello che pensiamo e quello che siamo oggi. Negli ultimi secoli i segni e i saperi si sono un pò sbiaditi e le similitudini si sono sempre di più assottigliate, dovute, soprattutto, alla marcata diversità economica e al pensiero politico, facendo cre- scere la disuguaglianza, nella distribuzione della ricchezza. La civiltà mediterranea perde la sua coesione quando il continen- te Europa prende la strada verso la modernità, una visione disgre- gante, un progetto che vede come obiettivo un’economia industriale e non più quella contadina, creando così una rottura tra i popoli del Mediterraneo.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
Armato_2024_Revue_Design_editor.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione Editoriale (PDF)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
718.81 kB
Formato
Adobe PDF
|
718.81 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


