Il contributo analizza le caratteristiche del cd. Sportwashing contemporaneo, ponendolo a raffronto con l’utilizzo propagandistico dell’attività e delle manifestazioni sportive che ha caratterizzato alcune esperienze storiche del XX secolo per evidenziarne la diversa matrice basata, nei casi più risalenti, sulla veicolazione dell’ideologia di supremazia, politica e razziale, e invece nel più recente caso, sulle leggi di mercato e sulla supremazia econo mia utilizzata per occultare situazioni di aperto contrasto con il rispetto dei più basilari diritti umani. In margine alle considerazioni svolte, emerge un ulteriore profilo di riflessione: se cioè non possa proporsi una rilettura del principio di neutralità dello sport, tradizionalmente declinato in relazione alle scelte politiche degli Stati, secondo una chiave di lettura più rispondente alle esigenze della complessità sociale ed alla tutela dei diritti fondamentali della persona, anzi di tutte le persone, per una compiuta realizzazione del principio di inclusione e di contrasto ad ogni abuso o discriminazione.
Grandi eventi internazionali e Spartwashing. Il valore economico e e geopolitico dello spettacolo sportivo contro i valori sociali ed etici dello sport? / Busacca, Angela. - In: SUDEUROPA. - ISSN 2532-0297. - 1/2025(2025), pp. 19-39.
Grandi eventi internazionali e Spartwashing. Il valore economico e e geopolitico dello spettacolo sportivo contro i valori sociali ed etici dello sport?
Angela Busacca
2025-01-01
Abstract
Il contributo analizza le caratteristiche del cd. Sportwashing contemporaneo, ponendolo a raffronto con l’utilizzo propagandistico dell’attività e delle manifestazioni sportive che ha caratterizzato alcune esperienze storiche del XX secolo per evidenziarne la diversa matrice basata, nei casi più risalenti, sulla veicolazione dell’ideologia di supremazia, politica e razziale, e invece nel più recente caso, sulle leggi di mercato e sulla supremazia econo mia utilizzata per occultare situazioni di aperto contrasto con il rispetto dei più basilari diritti umani. In margine alle considerazioni svolte, emerge un ulteriore profilo di riflessione: se cioè non possa proporsi una rilettura del principio di neutralità dello sport, tradizionalmente declinato in relazione alle scelte politiche degli Stati, secondo una chiave di lettura più rispondente alle esigenze della complessità sociale ed alla tutela dei diritti fondamentali della persona, anzi di tutte le persone, per una compiuta realizzazione del principio di inclusione e di contrasto ad ogni abuso o discriminazione.| File | Dimensione | Formato | |
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