Tesi sostenuta:Leggi e norme sono certamente rilevanti nell’indirizzare i processi di antropizzazione ma questi sono definiti dalla formazione di una nuova cultura del vivere e progettare i luoghi dell’uomo e quindi da un diverso rapporto tra questo e la natura: un approccio integrato e strategico propositivo capace di valorizzare le molteplici indicazioni esistenti in direttive, strumenti e normative. Questa filosofia può condurre a ri-scoprire un senso al territorio dell’uomo, essere un’occasione per dare o ridare qualità agli insediamenti ed ai paesaggi, una rigenerazione sociale e culturale. Sono ormai evidenti le inaccettabili dissipazioni energetiche, la crescente occupazione di suolo, sia in aree urbane che extraurbane, per lo più incontrollata rispetto la qualità sia della organizzazione dello spazio, della morfologia, della tipologia, della scelta dei materiali, ma sia anche alla sua gestione, alla consapevolezza che le comunità hanno degli effetti, dei limiti, e delle opportunità nuove. Prospettive di lavoroIl paper si pone l’obiettivo di mettere a punto una serie di riflessioni e di strumenti teorici, metodologici e pratici finalizzati alla comprensione delle problematiche che il superamento di quei limiti sta ponendo. Al tempo stesso, s’intende evidenziare l’importanza della individuazione degli elementi in grado di ribaltarli in vista di una crescita civile e culturale della comunità insediata. Ciò richiede un costante dialogo, reale ed operativo, tra le varie discipline che in particolare si occupano del controllo dei processi di trasformazione dello spazio.Tutto ciò implica il confronto con varie tematiche coinvolte in tali processi. L’organizzazione dello spazio, cioè la pianificazione, la progettazione territoriale ed urbanistica, la morfologia e la tipologia edilizia, ed il rapporto con le componenti naturali ovvero l’acqua, l’aria, la flora, la terra; il disegno, quindi la forma, la strutture, i materiali; le valutazioni multicriteria degli impatti e/o effetti, positivi e non, delle diverse azioni di piano e/o progetto. Con approccio pluridisciplinare si sollecita il dialogo fra ambiti scientifici, culturali e tecnici diversi che tuttavia partecipano, come si è detto, alla formazione dell’ambiente costruito, un dialogo che si spinga a considerare l’aspetto economico e il costo energetico delle trasformazioni, i materiali e, infine, il rapporto tra lo specifico contesto spaziale e la natura del materiale stesso.Enfasi viene data alle condizioni al contorno, cioè al contesto, fisico e sociale che caratterizza ciascuna diversa situazione. Condizioni che, invece che vincoli, vanno considerate quali suggerimenti di piano e/o di progetto. Questo implica una profonda conoscenza delle diverse tematiche prima citate da parte dei tecnici, degli amministratori e degli abitanti/fruitori degli spazi che si vanno a costruire, da un lato, e ripensamento, riqualificazione degli esistenti. ARCHITECTURAScientia (ars) ad opes gerendum ut vita melior fiat, ratione utens facultate quae congruenter componat quod,inomni aedificandi descriptione, imperfecta ac perfecta,firmitas,utilitas et venustas exigunt.L’Architettura è la scienza (o arte) necessaria per gestire le risorse disponibili,affinché il modo di vivere sia migliore, usando la ragione come facoltà che componga armonicamente ciò che,in ogni progetto, preliminare e definitivo, la solidità, la funzionalità e l'estetica e richiedono.(Marco Vitruvio PollioneDe Architectura, 25 a.C)

Paesaggio ed energia: spazio e formazione di nuova cultura

ARAGONA, Stefano
2010-01-01

Abstract

Tesi sostenuta:Leggi e norme sono certamente rilevanti nell’indirizzare i processi di antropizzazione ma questi sono definiti dalla formazione di una nuova cultura del vivere e progettare i luoghi dell’uomo e quindi da un diverso rapporto tra questo e la natura: un approccio integrato e strategico propositivo capace di valorizzare le molteplici indicazioni esistenti in direttive, strumenti e normative. Questa filosofia può condurre a ri-scoprire un senso al territorio dell’uomo, essere un’occasione per dare o ridare qualità agli insediamenti ed ai paesaggi, una rigenerazione sociale e culturale. Sono ormai evidenti le inaccettabili dissipazioni energetiche, la crescente occupazione di suolo, sia in aree urbane che extraurbane, per lo più incontrollata rispetto la qualità sia della organizzazione dello spazio, della morfologia, della tipologia, della scelta dei materiali, ma sia anche alla sua gestione, alla consapevolezza che le comunità hanno degli effetti, dei limiti, e delle opportunità nuove. Prospettive di lavoroIl paper si pone l’obiettivo di mettere a punto una serie di riflessioni e di strumenti teorici, metodologici e pratici finalizzati alla comprensione delle problematiche che il superamento di quei limiti sta ponendo. Al tempo stesso, s’intende evidenziare l’importanza della individuazione degli elementi in grado di ribaltarli in vista di una crescita civile e culturale della comunità insediata. Ciò richiede un costante dialogo, reale ed operativo, tra le varie discipline che in particolare si occupano del controllo dei processi di trasformazione dello spazio.Tutto ciò implica il confronto con varie tematiche coinvolte in tali processi. L’organizzazione dello spazio, cioè la pianificazione, la progettazione territoriale ed urbanistica, la morfologia e la tipologia edilizia, ed il rapporto con le componenti naturali ovvero l’acqua, l’aria, la flora, la terra; il disegno, quindi la forma, la strutture, i materiali; le valutazioni multicriteria degli impatti e/o effetti, positivi e non, delle diverse azioni di piano e/o progetto. Con approccio pluridisciplinare si sollecita il dialogo fra ambiti scientifici, culturali e tecnici diversi che tuttavia partecipano, come si è detto, alla formazione dell’ambiente costruito, un dialogo che si spinga a considerare l’aspetto economico e il costo energetico delle trasformazioni, i materiali e, infine, il rapporto tra lo specifico contesto spaziale e la natura del materiale stesso.Enfasi viene data alle condizioni al contorno, cioè al contesto, fisico e sociale che caratterizza ciascuna diversa situazione. Condizioni che, invece che vincoli, vanno considerate quali suggerimenti di piano e/o di progetto. Questo implica una profonda conoscenza delle diverse tematiche prima citate da parte dei tecnici, degli amministratori e degli abitanti/fruitori degli spazi che si vanno a costruire, da un lato, e ripensamento, riqualificazione degli esistenti. ARCHITECTURAScientia (ars) ad opes gerendum ut vita melior fiat, ratione utens facultate quae congruenter componat quod,inomni aedificandi descriptione, imperfecta ac perfecta,firmitas,utilitas et venustas exigunt.L’Architettura è la scienza (o arte) necessaria per gestire le risorse disponibili,affinché il modo di vivere sia migliore, usando la ragione come facoltà che componga armonicamente ciò che,in ogni progetto, preliminare e definitivo, la solidità, la funzionalità e l'estetica e richiedono.(Marco Vitruvio PollioneDe Architectura, 25 a.C)
2010
Ambiente, Energia, Paesaggi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/18764
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