Defining a profile of Giorgio Grassi as an architect fully immersed in the contemporary world may seem unusual and, according to GG’s self-evaluation, rather provocative and impolite. However, the author’s aim is to place in the contemporary category,all architects who have played an important role in the theoretical field which is always of consequence to the history of architecture. By analyzing his writings and his productions is possible to place Giorgio Grassi at the heart of the Italian architectural history. GG’s writings are detailed and clear theoretical instruments for outlining his programmatic conviction, and his architectural production can be seen as an effort towards the codification of a transmittable rule. As for other outstanding figures it is not possible to place GG in a specific timetable, nor in an -ism, nor in a specific type category. From GG’s attempts to deal with a wide range of issues and to come up with accurate answers it is possible to trace both a very personal playfulness and a dedicated responsibility of affirming a specific idea of architecture in each peace of work. GG’s distinct architectural poetics places him among the militant theoreticians of architecture, continuing the work of the great masters of the twentieth century.

Definire la figura di Giorgio Grassi come quella di un architetto calato a pieno titolo nel territorio della contemporaneità può sembrare inusuale e, tenendo fede a quanto scritto dallo stesso Grassi in più occasioni, come provocatorio e per certi versi irriverente. Ma nessuna di queste intenzioni muove chi scrive ad annoverare la figura dell’architetto milanese al centro del dibattito attuale, quanto piuttosto una esplicita volontà di collocare, in questa categoria, quelle figure che con la loro opera sono in grado di lasciare un solco profondo nella materia teorica di cui, da sempre, la storia dell’architettura si compone e nutre. Analizzando i suoi scritti, data la sua scorrevole, circostanziata e puntuale capacità di teorizzare le sue aderenze programmatiche, e ripercorrendo la sua produzione architettonica impegnata nella codificazione di una norma trasmissibile, è possibile collocare la figura di Giorgio Grassi al centro di una possibile storia dell’architettura italiana con la prerogativa, tipica della figura dei maestri, di non affiancare la stessa ne ad un intervallo temporale preciso, annoverabile in un improbabile ismo di turno, ne in un ordine definito da una aderenza ad una specifica categoria tipologica.

Giorgio Grassi architetto contemporaneo / Russo, Antonello. - In: ADUEARCHITETTURA. - ISSN 2036-8747. - 01:(2009), pp. 2-2.

Giorgio Grassi architetto contemporaneo

RUSSO, Antonello
2009-01-01

Abstract

Defining a profile of Giorgio Grassi as an architect fully immersed in the contemporary world may seem unusual and, according to GG’s self-evaluation, rather provocative and impolite. However, the author’s aim is to place in the contemporary category,all architects who have played an important role in the theoretical field which is always of consequence to the history of architecture. By analyzing his writings and his productions is possible to place Giorgio Grassi at the heart of the Italian architectural history. GG’s writings are detailed and clear theoretical instruments for outlining his programmatic conviction, and his architectural production can be seen as an effort towards the codification of a transmittable rule. As for other outstanding figures it is not possible to place GG in a specific timetable, nor in an -ism, nor in a specific type category. From GG’s attempts to deal with a wide range of issues and to come up with accurate answers it is possible to trace both a very personal playfulness and a dedicated responsibility of affirming a specific idea of architecture in each peace of work. GG’s distinct architectural poetics places him among the militant theoreticians of architecture, continuing the work of the great masters of the twentieth century.
2009
Definire la figura di Giorgio Grassi come quella di un architetto calato a pieno titolo nel territorio della contemporaneità può sembrare inusuale e, tenendo fede a quanto scritto dallo stesso Grassi in più occasioni, come provocatorio e per certi versi irriverente. Ma nessuna di queste intenzioni muove chi scrive ad annoverare la figura dell’architetto milanese al centro del dibattito attuale, quanto piuttosto una esplicita volontà di collocare, in questa categoria, quelle figure che con la loro opera sono in grado di lasciare un solco profondo nella materia teorica di cui, da sempre, la storia dell’architettura si compone e nutre. Analizzando i suoi scritti, data la sua scorrevole, circostanziata e puntuale capacità di teorizzare le sue aderenze programmatiche, e ripercorrendo la sua produzione architettonica impegnata nella codificazione di una norma trasmissibile, è possibile collocare la figura di Giorgio Grassi al centro di una possibile storia dell’architettura italiana con la prerogativa, tipica della figura dei maestri, di non affiancare la stessa ne ad un intervallo temporale preciso, annoverabile in un improbabile ismo di turno, ne in un ordine definito da una aderenza ad una specifica categoria tipologica.
Storia ; Composizione; Progetto
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/1908
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