Mentre da un lato è sempre più sentita una crescente esigenza di “prestazioni” richieste alla sovrastruttura stradale, quali aderenza, regolarità, portanza, ridotta contribuzione vibrosonora, etc., dall’altro, in letteratura scientifica, risulta oramai consolidato come tale obiettivo progettuale trovi risposta sia in codificate tecniche di mix-design e di posa in opera, che in una attenta scelta dei materiali (inerti e leganti) costituenti le miscele bituminose (CGB). In particolare, per ciò che attiene ai test di caratterizzazione dell’aggregato fino identificabile con la frazione granulometrica delle “sabbie”, in ambito nazionale i più moderni capitolati di tipo prestazionale forniscono precise indicazioni sulle soglie di accettabilità di questa classe di inerte, principalmente attraverso la prova dell’equivalente in sabbia, imponendo altresì che la sabbia utilizzata per il confezionamento dei CGB sia costituita da materiale frantumato per almeno il 40÷50%. Quest’ultimo assunto fornisce, indirettamente ed in maniera del tutto generale, garanzie che l’aggregato fino risulti caratterizzato da una intrinseca spigolosità e/o angolarità. Le indicazioni che provengono dal programma SHRPSuperpave (USA) prevedono invece che in funzione del carico di traffico veicolare, espresso in assi equivalenti (ESALs), e della profondità dello strato, l’aggregato fino sia dotato di un valore minimo di “angolarità” valutato attraverso una prova semi-empirica. Il relativo indicatore FAA, indirettamente espressivo di alcune delle peculiarità sopra richiamate, risulta di determinazione sufficientemente speditiva ed elevata affidabilità. Pur nella necessità di perfezionamenti e nuove verifiche, la prescrizione di soglie limite di FAA, nell’ottica del controllo della qualità delle miscele bituminose, acquisisce valore, in base a tali considerazioni, di obiettivo perseguibile con considerevole rapporto tra i benefici conseguenti ed i costi ed i tempi richiesti per l’ulteriore validazione sperimentale.
Performances meccaniche dei conglomerati bituminosi / Boscaino, G; Pratico', Filippo Giammaria; Vaiana, R. - In: LE STRADE. - ISSN 0373-2916. - N.1431, anno CIX:(2007).
Performances meccaniche dei conglomerati bituminosi
PRATICO', Filippo Giammaria;
2007-01-01
Abstract
Mentre da un lato è sempre più sentita una crescente esigenza di “prestazioni” richieste alla sovrastruttura stradale, quali aderenza, regolarità, portanza, ridotta contribuzione vibrosonora, etc., dall’altro, in letteratura scientifica, risulta oramai consolidato come tale obiettivo progettuale trovi risposta sia in codificate tecniche di mix-design e di posa in opera, che in una attenta scelta dei materiali (inerti e leganti) costituenti le miscele bituminose (CGB). In particolare, per ciò che attiene ai test di caratterizzazione dell’aggregato fino identificabile con la frazione granulometrica delle “sabbie”, in ambito nazionale i più moderni capitolati di tipo prestazionale forniscono precise indicazioni sulle soglie di accettabilità di questa classe di inerte, principalmente attraverso la prova dell’equivalente in sabbia, imponendo altresì che la sabbia utilizzata per il confezionamento dei CGB sia costituita da materiale frantumato per almeno il 40÷50%. Quest’ultimo assunto fornisce, indirettamente ed in maniera del tutto generale, garanzie che l’aggregato fino risulti caratterizzato da una intrinseca spigolosità e/o angolarità. Le indicazioni che provengono dal programma SHRPSuperpave (USA) prevedono invece che in funzione del carico di traffico veicolare, espresso in assi equivalenti (ESALs), e della profondità dello strato, l’aggregato fino sia dotato di un valore minimo di “angolarità” valutato attraverso una prova semi-empirica. Il relativo indicatore FAA, indirettamente espressivo di alcune delle peculiarità sopra richiamate, risulta di determinazione sufficientemente speditiva ed elevata affidabilità. Pur nella necessità di perfezionamenti e nuove verifiche, la prescrizione di soglie limite di FAA, nell’ottica del controllo della qualità delle miscele bituminose, acquisisce valore, in base a tali considerazioni, di obiettivo perseguibile con considerevole rapporto tra i benefici conseguenti ed i costi ed i tempi richiesti per l’ulteriore validazione sperimentale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.