The project when it proposes to modify a building, at the same time imagines the use of the existing architecture as a material for the project, giving value to its conservation. Intervention and conservation are two faces of the same medal, therefore –in the case study of Messina– the project conserves and restores the modern form of the Central Padiglione; but takes act of various aspects of Modern Movement architecture that are today inadequate. The intervention recognizes the temporary dimension of the building. If the design installations of Modern Movement in the Central Padiglione have abandoned the walls for move more freely; now the projects try to conquest a three-dimensionality of all the space using materials capable of moving upwards and diagonal. It is the same installation that offers itself as a path to underline the autonomy objective, the will to build a temporary dimension in space. The philosopher Formaggio has defined the «temporary in space» as an aesthetic condition of our times. In ancient, space and time were separate entities; in the modern world the relationship between habitat and its temporary form, beginning from Futurism, will always be more accentuated. Now the temporary space is the use of time as the main component for project and space habitat.

L’intervento contemporaneo quando si propone di modificare un edificio, al tempo stesso immagina l'utilizzo delle architetture esistenti come materiale per il progetto, dando valore alla conservazione. Intervento di riuso e conservazione sono due facce della stessa medaglia: dunque, nel caso-studio del Padiglione Centrale della Fiera di Messina, il progetto conserva e ripristina la forma “moderna” del Padiglione, ma prende atto di vari aspetti dell'architettura del Movimento Moderno che sono ormai inadeguati. L'intervento riconosce in questo modo la "temporalità" dell'architettura. Se le installazioni del Movimento Moderno nel Padiglione Centrale avevano abbandonato i muri perimetrali per “muoversi” liberamente, gli interventi contemporanei si propongono di conquistare la tridimensionalità di tutto lo spazio. E’ la stessa installazione che si porge come un percorso, per sottolineare la sua autonomia dal contenitore, e la volontà di costruire una dimensione temporale dello spazio. Il filosofo Dino Formaggio ha definito la «temporalità dello spazio», come la condizione estetica del nostro tempo. In antico, spazio e tempo erano entità separate; nel Moderno il rapporto spazio-tempo, a partire dal Futurismo, si è sempre più accentuato; oggi il tempo è assunto quale componente principale per il progetto e per un nuovo concetto di habitat.

IL PROGETTO DI INTERNI COME STRATEGIA. IL CASO DEL PADIGLIONE CENTRALE ALLA FIERA DI MESSINA / Arcidiacono, Giuseppe Carlo. - In: RECUPERO E CONSERVAZIONE. - ISSN 1826-4204. - 80:(2008), pp. 46-51.

IL PROGETTO DI INTERNI COME STRATEGIA. IL CASO DEL PADIGLIONE CENTRALE ALLA FIERA DI MESSINA

ARCIDIACONO, Giuseppe Carlo
2008-01-01

Abstract

The project when it proposes to modify a building, at the same time imagines the use of the existing architecture as a material for the project, giving value to its conservation. Intervention and conservation are two faces of the same medal, therefore –in the case study of Messina– the project conserves and restores the modern form of the Central Padiglione; but takes act of various aspects of Modern Movement architecture that are today inadequate. The intervention recognizes the temporary dimension of the building. If the design installations of Modern Movement in the Central Padiglione have abandoned the walls for move more freely; now the projects try to conquest a three-dimensionality of all the space using materials capable of moving upwards and diagonal. It is the same installation that offers itself as a path to underline the autonomy objective, the will to build a temporary dimension in space. The philosopher Formaggio has defined the «temporary in space» as an aesthetic condition of our times. In ancient, space and time were separate entities; in the modern world the relationship between habitat and its temporary form, beginning from Futurism, will always be more accentuated. Now the temporary space is the use of time as the main component for project and space habitat.
2008
L’intervento contemporaneo quando si propone di modificare un edificio, al tempo stesso immagina l'utilizzo delle architetture esistenti come materiale per il progetto, dando valore alla conservazione. Intervento di riuso e conservazione sono due facce della stessa medaglia: dunque, nel caso-studio del Padiglione Centrale della Fiera di Messina, il progetto conserva e ripristina la forma “moderna” del Padiglione, ma prende atto di vari aspetti dell'architettura del Movimento Moderno che sono ormai inadeguati. L'intervento riconosce in questo modo la "temporalità" dell'architettura. Se le installazioni del Movimento Moderno nel Padiglione Centrale avevano abbandonato i muri perimetrali per “muoversi” liberamente, gli interventi contemporanei si propongono di conquistare la tridimensionalità di tutto lo spazio. E’ la stessa installazione che si porge come un percorso, per sottolineare la sua autonomia dal contenitore, e la volontà di costruire una dimensione temporale dello spazio. Il filosofo Dino Formaggio ha definito la «temporalità dello spazio», come la condizione estetica del nostro tempo. In antico, spazio e tempo erano entità separate; nel Moderno il rapporto spazio-tempo, a partire dal Futurismo, si è sempre più accentuato; oggi il tempo è assunto quale componente principale per il progetto e per un nuovo concetto di habitat.
Interni; Padiglione; Messina; spazio-tempo; conservazione e riuso
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/2841
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