Il concetto di waterfront, pur recente e dalle molteplici declinazioni, è indubbiamente legato al fatto di essere il laboratorio privilegiato dei processi storici di trasformazione urbana delle città-porto. Ad esso viene attribuito il ruolo di risorsa e patrimonio da valorizzare in un’epoca in cui alla crescente competitività tra territori si affianca una diffusa attenzione verso i temi legati alla sostenibilità economica, sociale ed ambientale di programmi, piani, progetti. Il caso di Trieste, porto/porta mediterranea della Mitteleuropa dal XVIII agli inizi del XX secolo, è proposto come caso emblematico attraverso il quale evidenziare aspetti critici e potenzialità di una città che, dopo fasi alterne di sviluppo e declino, è alla ricerca di una nuova centralità nel contesto euromediterraneo. Alla luce dei profondi mutamenti riguardanti l’organizzazione dei porti e la loro integrazione nel contesto urbano e territoriale, questo ambito sensibile di intensificazione di flussi - organismo mutevole che interagisce con la staticità del patrimonio storico e con le valenze paesaggistico-ambientali - si configura come opportunità per sperimentare relazioni innovative e promuovere una nuova qualità urbana, in grado di rivitalizzare le identità locali contro i rischi dell’omologazione.
Trieste e il suo waterfront fra storia e futuro: problemi e prospettive / Pultrone, Gabriella. - In: PORTUS PLUS. - ISSN 2039-6422. - (2011), pp. 1-7.
Trieste e il suo waterfront fra storia e futuro: problemi e prospettive
PULTRONE, Gabriella
2011-01-01
Abstract
Il concetto di waterfront, pur recente e dalle molteplici declinazioni, è indubbiamente legato al fatto di essere il laboratorio privilegiato dei processi storici di trasformazione urbana delle città-porto. Ad esso viene attribuito il ruolo di risorsa e patrimonio da valorizzare in un’epoca in cui alla crescente competitività tra territori si affianca una diffusa attenzione verso i temi legati alla sostenibilità economica, sociale ed ambientale di programmi, piani, progetti. Il caso di Trieste, porto/porta mediterranea della Mitteleuropa dal XVIII agli inizi del XX secolo, è proposto come caso emblematico attraverso il quale evidenziare aspetti critici e potenzialità di una città che, dopo fasi alterne di sviluppo e declino, è alla ricerca di una nuova centralità nel contesto euromediterraneo. Alla luce dei profondi mutamenti riguardanti l’organizzazione dei porti e la loro integrazione nel contesto urbano e territoriale, questo ambito sensibile di intensificazione di flussi - organismo mutevole che interagisce con la staticità del patrimonio storico e con le valenze paesaggistico-ambientali - si configura come opportunità per sperimentare relazioni innovative e promuovere una nuova qualità urbana, in grado di rivitalizzare le identità locali contro i rischi dell’omologazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.