L'articolo, sullo spunto offerto da una ordinanza del Tribunale di Milano, affronta, in via preliminare, il problema della rilevanza della dichiarazione anagrafica prevista per le convivenze di fatto dall'art. 1, comma 37, della l. n. 76/2016. La valenza probatoria (e non costitutiva) affermata nel provvedimento non appare del tutto persuasiva; di qui la proposta di leggere la nuova formalità come atto programmatico. La seconda questione concerne l'ammissibilità dell'assunzione preventiva, nell'interesse di un concepito, della prova genetica da far valere nel futuro accertamento giudiziale di paternità. Il Tribunale concede la cautela aderendo all'orientamento, avallato dalle sezioni unite, che considera il nascituro come «oggetto di tutela»; e tuttavia le peculiarità della vicenda e la sua cornice processuale inducono a ritenere più plausibile l'opzione teorica della «soggettività».

Dichiarazione anagrafica di convivenza ed accesso del concepito all'accertamento preventivo della paternità / Siclari, Roberto. - In: LA NUOVA GIURISPRUDENZA CIVILE COMMENTATA. - ISSN 1593-7305. - 11(2016), pp. 1476-1484.

Dichiarazione anagrafica di convivenza ed accesso del concepito all'accertamento preventivo della paternità

SICLARI, Roberto
2016-01-01

Abstract

L'articolo, sullo spunto offerto da una ordinanza del Tribunale di Milano, affronta, in via preliminare, il problema della rilevanza della dichiarazione anagrafica prevista per le convivenze di fatto dall'art. 1, comma 37, della l. n. 76/2016. La valenza probatoria (e non costitutiva) affermata nel provvedimento non appare del tutto persuasiva; di qui la proposta di leggere la nuova formalità come atto programmatico. La seconda questione concerne l'ammissibilità dell'assunzione preventiva, nell'interesse di un concepito, della prova genetica da far valere nel futuro accertamento giudiziale di paternità. Il Tribunale concede la cautela aderendo all'orientamento, avallato dalle sezioni unite, che considera il nascituro come «oggetto di tutela»; e tuttavia le peculiarità della vicenda e la sua cornice processuale inducono a ritenere più plausibile l'opzione teorica della «soggettività».
2016
convivenza di fatto, dichiarazione anagrafica, concepito, soggettività
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/3551
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