Quello dell’assegnazione della casa coniugale è un tema molto delicato che ha animato il dibattito dottrinale e giurisprudenziale sin da prima di formare oggetto di apposita regolamentazione giuridica; esso, pur se presenta indiscutibilmente delle ripercussioni di natura economica, incide su equilibri delicatissimi: la casa familiare costituisce per certi versi l’emblema della vita famialiare, il simbolo di un’unione ed un’armonia che, una volta avviatasi la fase patologica della vita coniugale, sia essa temporanea o definitiva, sono già venute meno. Tra le tematiche relative all’assegnazione della casa coniugale quella relativa al rapporto tra assegnazione ed affidamento dei figli è senza dubbio la più dibattita. Sebbene l’esigenza di tutela dei figli, soprattutto minorenni, sia prioritaria, tuttavia non è da escludere che fattori quali la “debolezza”, la malattia, le condizioni di disagio di uno dei coniugi, possano incidere sulla decisione.
Titolo: | L'assegnazione della casa familiare: sussidio economico o strumento di tutela del coniuge "debole" e dei figli?, nota a Cass., 18 settembre 2003 n. 13736 |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2005 |
Rivista: | |
Handle: | http://hdl.handle.net/20.500.12318/3706 |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in rivista |