La comunicazione concerne alcune tematiche sociali relative all’applicazione di particolari strumenti valutativi per la quantificazione monetaria del valore indipendente dall’uso di beni culturali. Si considera la localizzazione in regioni marginali con ritardo nello sviluppo economico, con bassi livelli di produzione interna e, in particolare, i centri storici minori, interni e in via di abbandono, le cui popolazioni sono caratterizzate da bassi livelli di reddito e di istruzione . Come è noto nella letteratura sulla valutazione dei progetti, l’apprezzamento diretto del valore monetario di “beni e servizi” ambientali in completa assenza di mercato è possibile solo con le valutazioni ipotetiche che coinvolgono un campione demografico rappresentativo della popolazione dell’area geografica che si ritiene influenzata dall’intervento. La definizione più popolare di tali strumenti è di Contingent Valuation Method (ovvero CV), e sono basati sull’elicitazione della wllingness to pay o disponibilità a pagare per un progetto di miglioramento dell’ambiente. Da alcuni decenni questo approccio costituisce un importante ausilio all’intervento governativo per la difesa ambientale e, più in generale, per la provisione di beni pubblici, quasi-pubblici e di merito. È da sempre nota e diffusa, nella valutazione dei progetti, l’esistenza di uno stretto rapporto tra coscienza ambientale e livelli di reddito. L‘applicazione della CV potrebbe avere aspetti particolari se svolta in aree economico-geografiche o classi sociali oggettivamente caratterizzati da bassi livelli di produzione e di reddito.
La Valutazione Contingente dei beni culturali in regioni marginali / Massimo, Domenico Enrico. - In: AESTIMUM. - ISSN 1724-2118. - (2009), pp. 157-174. [10.13128/Aestimum-7012]
La Valutazione Contingente dei beni culturali in regioni marginali
MASSIMO, Domenico Enrico
2009-01-01
Abstract
La comunicazione concerne alcune tematiche sociali relative all’applicazione di particolari strumenti valutativi per la quantificazione monetaria del valore indipendente dall’uso di beni culturali. Si considera la localizzazione in regioni marginali con ritardo nello sviluppo economico, con bassi livelli di produzione interna e, in particolare, i centri storici minori, interni e in via di abbandono, le cui popolazioni sono caratterizzate da bassi livelli di reddito e di istruzione . Come è noto nella letteratura sulla valutazione dei progetti, l’apprezzamento diretto del valore monetario di “beni e servizi” ambientali in completa assenza di mercato è possibile solo con le valutazioni ipotetiche che coinvolgono un campione demografico rappresentativo della popolazione dell’area geografica che si ritiene influenzata dall’intervento. La definizione più popolare di tali strumenti è di Contingent Valuation Method (ovvero CV), e sono basati sull’elicitazione della wllingness to pay o disponibilità a pagare per un progetto di miglioramento dell’ambiente. Da alcuni decenni questo approccio costituisce un importante ausilio all’intervento governativo per la difesa ambientale e, più in generale, per la provisione di beni pubblici, quasi-pubblici e di merito. È da sempre nota e diffusa, nella valutazione dei progetti, l’esistenza di uno stretto rapporto tra coscienza ambientale e livelli di reddito. L‘applicazione della CV potrebbe avere aspetti particolari se svolta in aree economico-geografiche o classi sociali oggettivamente caratterizzati da bassi livelli di produzione e di reddito.File | Dimensione | Formato | |
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