Le considerazioni svolte nascono dalla dolorosa constatazione del mancato inveramento del fondamentale principio costituzionale della funzione rieducativa della pena. L’art. 27 comma III della nostra Carta non solo in troppi casi non ha conosciuto applicazione concreta, ma addirittura si è dovuto misurare col crescente fenomeno della trasformazione del carcere in un’officina della brutalizzazione dell’animo umano. Ciò impone alla pedagogia di interrogarsi e aprire una riflessione culturale sul sistema penale e sulla giustizia, che abbia come obiettivo la messa al centro della dignità della persona.

I diritti umani e l'utopia illuministica di una giustizia riparativa. La pedagogia quale punto di partenza per l'umanizzazione della realtà carceraria

Marzullo R
2015-01-01

Abstract

Le considerazioni svolte nascono dalla dolorosa constatazione del mancato inveramento del fondamentale principio costituzionale della funzione rieducativa della pena. L’art. 27 comma III della nostra Carta non solo in troppi casi non ha conosciuto applicazione concreta, ma addirittura si è dovuto misurare col crescente fenomeno della trasformazione del carcere in un’officina della brutalizzazione dell’animo umano. Ciò impone alla pedagogia di interrogarsi e aprire una riflessione culturale sul sistema penale e sulla giustizia, che abbia come obiettivo la messa al centro della dignità della persona.
2015
pena, rieducazione, realtà carceraria, diritti umani
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/47236
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