Il sistema carcerario, nel corso dei secoli, è mutato drasticamente passando da un carcere punitivo, basato su torture e umiliazioni, ad un carcere rieducativo, che pone al centro del trattamento il detenuto, attraverso il suo graduale recupero e reinserimento nella società. Eppure, nonostante il grado di civiltà raggiunto, le innovazioni in materia legislativa e i buoni propositi, ancora oggi è possibile riscontrare molteplici buchi neri dai quali è difficile emergere, lacune che mettono a dura prova il rispetto dei diritti e della dignità umana. Il concetto di pena intesa come punizione non è imputabile ai casi di torture e punizioni fisiche vigenti in passato, ma ai diversi fenomeni di malessere e di disagio, sia psicologico che fisico, riscontrabili quotidianamente nel contesto penitenziario e che ormai troppo spesso occupano le prime pagine dei giornali: strutture carenti, sovraffollamento, incapacità di comunicare, sciopero della fame, casi di abuso e maltrattamenti, autolesionismo e suicidio…per citarne alcuni.
Per una pedagogia del recupero penitenziario: La scuola oltre le sbarre / Sammarro, M. - In: IL NODO. - ISSN 2280-4374. - 45:(2015).
Per una pedagogia del recupero penitenziario: La scuola oltre le sbarre
SAMMARRO M
2015-01-01
Abstract
Il sistema carcerario, nel corso dei secoli, è mutato drasticamente passando da un carcere punitivo, basato su torture e umiliazioni, ad un carcere rieducativo, che pone al centro del trattamento il detenuto, attraverso il suo graduale recupero e reinserimento nella società. Eppure, nonostante il grado di civiltà raggiunto, le innovazioni in materia legislativa e i buoni propositi, ancora oggi è possibile riscontrare molteplici buchi neri dai quali è difficile emergere, lacune che mettono a dura prova il rispetto dei diritti e della dignità umana. Il concetto di pena intesa come punizione non è imputabile ai casi di torture e punizioni fisiche vigenti in passato, ma ai diversi fenomeni di malessere e di disagio, sia psicologico che fisico, riscontrabili quotidianamente nel contesto penitenziario e che ormai troppo spesso occupano le prime pagine dei giornali: strutture carenti, sovraffollamento, incapacità di comunicare, sciopero della fame, casi di abuso e maltrattamenti, autolesionismo e suicidio…per citarne alcuni.File | Dimensione | Formato | |
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