Il sistema carcerario, nel corso dei secoli, è mutato drasticamente passando da un carcere punitivo, basato su torture e umiliazioni, ad un carcere rieducativo, che pone al centro del trattamento il detenuto, attraverso il suo graduale recupero e reinserimento nella società. Eppure, nonostante il grado di civiltà raggiunto, le innovazioni in materia legislativa e i buoni propositi, ancora oggi è possibile riscontrare molteplici buchi neri dai quali è difficile emergere, lacune che mettono a dura prova il rispetto dei diritti e della dignità umana. Il concetto di pena intesa come punizione non è imputabile ai casi di torture e punizioni fisiche vigenti in passato, ma ai diversi fenomeni di malessere e di disagio, sia psicologico che fisico, riscontrabili quotidianamente nel contesto penitenziario e che ormai troppo spesso occupano le prime pagine dei giornali: strutture carenti, sovraffollamento, incapacità di comunicare, sciopero della fame, casi di abuso e maltrattamenti, autolesionismo e suicidio…per citarne alcuni.

Per una pedagogia del recupero penitenziario: La scuola oltre le sbarre

SAMMARRO M
2015-01-01

Abstract

Il sistema carcerario, nel corso dei secoli, è mutato drasticamente passando da un carcere punitivo, basato su torture e umiliazioni, ad un carcere rieducativo, che pone al centro del trattamento il detenuto, attraverso il suo graduale recupero e reinserimento nella società. Eppure, nonostante il grado di civiltà raggiunto, le innovazioni in materia legislativa e i buoni propositi, ancora oggi è possibile riscontrare molteplici buchi neri dai quali è difficile emergere, lacune che mettono a dura prova il rispetto dei diritti e della dignità umana. Il concetto di pena intesa come punizione non è imputabile ai casi di torture e punizioni fisiche vigenti in passato, ma ai diversi fenomeni di malessere e di disagio, sia psicologico che fisico, riscontrabili quotidianamente nel contesto penitenziario e che ormai troppo spesso occupano le prime pagine dei giornali: strutture carenti, sovraffollamento, incapacità di comunicare, sciopero della fame, casi di abuso e maltrattamenti, autolesionismo e suicidio…per citarne alcuni.
2015
carcere; recupero; istruzione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/47407
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