La relazione si sofferma sul "dialogo" tra Corte costituzionale e Corte di Giustizia in ordine alla collocazione della Carta dei diritti fondamentali dell'Ue dopo il Trattato di Lisbona, con particolare riguardo al ruolo dei diritti sociali.A questo proposito, l'opting out formulato dalla Gran Bretagna, dalla Repubblica CEca e dalla Polonia con riferimento al Titolo IV della Carta, dedicato alla "Solidarietà",testimonia della persistente difficoltà, per tali diritti, di trovare un habitat confortevole in Europa (la relazione, peraltro, cita anche le note sentenze Vicking, Laval e Ruffert della Corte di Lussemburgo). Tuttavia, i possibili sviluppi futuri non sembrano in tutto e per tutto predeterminati: non bisogna, infatti, dimenticare che la Carta costituisce solo uno degli elementi che definiscono il complesso sistema di tutela dei diriti fondamentali nell'Ue, sistema che al momento appare in fase di ridefinizione, in conseguenza dell'adesione (pur se non perfezionata) alla CEDU. A tal propsito, la relazione si sofferma sulla ricostruzione dell'attuale fase di transizione, per come delineata nella sent. n. 80/2011 della Corte costituzionale, anche in rapporto alla nota "sentenza Kukukdeveci" della Corte di Giustizia.

A Lisbon story: la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea da un tormentato passato… a un incerto presente? / Salazar, Carmela Maria Giustina. - In: GRUPPO DI PISA. - ISSN 2039-8026. - (2011), pp. 1-29.

A Lisbon story: la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea da un tormentato passato… a un incerto presente?

SALAZAR, Carmela Maria Giustina
2011-01-01

Abstract

La relazione si sofferma sul "dialogo" tra Corte costituzionale e Corte di Giustizia in ordine alla collocazione della Carta dei diritti fondamentali dell'Ue dopo il Trattato di Lisbona, con particolare riguardo al ruolo dei diritti sociali.A questo proposito, l'opting out formulato dalla Gran Bretagna, dalla Repubblica CEca e dalla Polonia con riferimento al Titolo IV della Carta, dedicato alla "Solidarietà",testimonia della persistente difficoltà, per tali diritti, di trovare un habitat confortevole in Europa (la relazione, peraltro, cita anche le note sentenze Vicking, Laval e Ruffert della Corte di Lussemburgo). Tuttavia, i possibili sviluppi futuri non sembrano in tutto e per tutto predeterminati: non bisogna, infatti, dimenticare che la Carta costituisce solo uno degli elementi che definiscono il complesso sistema di tutela dei diriti fondamentali nell'Ue, sistema che al momento appare in fase di ridefinizione, in conseguenza dell'adesione (pur se non perfezionata) alla CEDU. A tal propsito, la relazione si sofferma sulla ricostruzione dell'attuale fase di transizione, per come delineata nella sent. n. 80/2011 della Corte costituzionale, anche in rapporto alla nota "sentenza Kukukdeveci" della Corte di Giustizia.
2011
Trattato di Lisbona; Dialogo tra le Corti; Carta dei diritti fondamentali dell'Ue
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/5021
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