Architettura e Natura sono termini che costantemente si porgono alla nostra riflessione come opposti e complementari. L’architettura istituisce un ordine, una misura della realtà, e suggerisce il suo valore di arché, di “principio”. La natura si offre (in quanto realtà esistente) come un valore che pre-esiste, un ordine che è al di sopra di quello umano, e che inevitabilmente lo contiene e lo regola. Questo sarebbe sufficiente a giustificare il rapporto irresoluto e mutevole tra architettura e natura. Se non bastasse, la natura col suo tempo ciclico e perenne, sembra opporre ad ogni temporale abitare un noli me tangere, che esclude l’architettura o la include solo per dissolverne i materiali in materia. Ma la natura si presenta anche quale risorsa inesauribile per lo sviluppo dell’abitare umano, costituendo il luogo del progresso scientifico: progresso che agisce nella natura per distaccarsi dalla natura. Appartenere e/o distaccarsi dalla natura è dunque il movimento contraddittorio che, come un pendolo, misura nel tempo le oscillazioni del pensiero scientifico come di quello architettonico.
ARCHITETTURA E NATURA / Arcidiacono, Giuseppe Carlo. - In: AA. - ISSN 1827-854X. - 25-26:(2009), pp. 61-64.
ARCHITETTURA E NATURA
ARCIDIACONO, Giuseppe Carlo
2009-01-01
Abstract
Architettura e Natura sono termini che costantemente si porgono alla nostra riflessione come opposti e complementari. L’architettura istituisce un ordine, una misura della realtà, e suggerisce il suo valore di arché, di “principio”. La natura si offre (in quanto realtà esistente) come un valore che pre-esiste, un ordine che è al di sopra di quello umano, e che inevitabilmente lo contiene e lo regola. Questo sarebbe sufficiente a giustificare il rapporto irresoluto e mutevole tra architettura e natura. Se non bastasse, la natura col suo tempo ciclico e perenne, sembra opporre ad ogni temporale abitare un noli me tangere, che esclude l’architettura o la include solo per dissolverne i materiali in materia. Ma la natura si presenta anche quale risorsa inesauribile per lo sviluppo dell’abitare umano, costituendo il luogo del progresso scientifico: progresso che agisce nella natura per distaccarsi dalla natura. Appartenere e/o distaccarsi dalla natura è dunque il movimento contraddittorio che, come un pendolo, misura nel tempo le oscillazioni del pensiero scientifico come di quello architettonico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.