Sin dagli anni ’80, quando il dibattito economico ha iniziato ad occuparsi dei servizi, l’attenzione degli studiosi si è concentrata soprattutto sui servizi alle imprese e sul loro potenziale in termini di innovazione e competitività (Momigliano e Siniscalco, 1980; Stanback, 1981). Anche gli studi urbani e regionali si sono focalizzati sui servizi alle imprese e sul loro ruolo nel determinare i divari regionali e le gerarchie urbane (Martinelli, 1989; 1991; Sassen, 1994; Taylor, 2004). Per contro, i servizi sociali sono stati trascurati, in quanto considerati implicitamente attività redistributive e, come tali, materia di pertinenza delle politiche sociali. Questo saggio si propone di rovesciare la percezione comune e riportare i servizi sociali al centro del dibattito economico, sottolineando due aspetti: a) i servizi sociali hanno un ruolo determinante nei processi di sviluppo economico; b) l’offerta pubblica di servizi contribuisce in modo rilevante a ridurre le disparità regionali e come tale rappresenta uno strumento privilegiato di politica regionale. Il saggio è strutturato in tre parti. Nella prima si ripercorre brevemente il dibattito sui servizi sociali, evidenziandone implicazioni e impatti, in termini sociali, economici e territoriali. Nella seconda parte si riassume il modello italiano di welfare e si illustrano le differenze regionali per quanto riguarda l’offerta pubblica di servizi di cura nel nostro Paese. Nella terza parte, infine, si propongono alcune tesi esplicative e si esaminano gli impatti economici, sociali e politici di tali differenze.
I divari Nord-Sud nei servizi sociali in Italia. Un regime di cittadinanza differenziato e un freno allo sviluppo del Paese / Martinelli, Flavia. - In: RIVISTA ECONOMICA DEL MEZZOGIORNO. - ISSN 1120-9534. - 33:1(2019), pp. 41-79. [10.1432/93809]
I divari Nord-Sud nei servizi sociali in Italia. Un regime di cittadinanza differenziato e un freno allo sviluppo del Paese
MARTINELLI Flavia
Writing – Original Draft Preparation
2019-01-01
Abstract
Sin dagli anni ’80, quando il dibattito economico ha iniziato ad occuparsi dei servizi, l’attenzione degli studiosi si è concentrata soprattutto sui servizi alle imprese e sul loro potenziale in termini di innovazione e competitività (Momigliano e Siniscalco, 1980; Stanback, 1981). Anche gli studi urbani e regionali si sono focalizzati sui servizi alle imprese e sul loro ruolo nel determinare i divari regionali e le gerarchie urbane (Martinelli, 1989; 1991; Sassen, 1994; Taylor, 2004). Per contro, i servizi sociali sono stati trascurati, in quanto considerati implicitamente attività redistributive e, come tali, materia di pertinenza delle politiche sociali. Questo saggio si propone di rovesciare la percezione comune e riportare i servizi sociali al centro del dibattito economico, sottolineando due aspetti: a) i servizi sociali hanno un ruolo determinante nei processi di sviluppo economico; b) l’offerta pubblica di servizi contribuisce in modo rilevante a ridurre le disparità regionali e come tale rappresenta uno strumento privilegiato di politica regionale. Il saggio è strutturato in tre parti. Nella prima si ripercorre brevemente il dibattito sui servizi sociali, evidenziandone implicazioni e impatti, in termini sociali, economici e territoriali. Nella seconda parte si riassume il modello italiano di welfare e si illustrano le differenze regionali per quanto riguarda l’offerta pubblica di servizi di cura nel nostro Paese. Nella terza parte, infine, si propongono alcune tesi esplicative e si esaminano gli impatti economici, sociali e politici di tali differenze.File | Dimensione | Formato | |
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