The recognition of the educational value of the motor sciences derives from a long path of overcoming Cartesian dualism between logos and pathos. The latest orientations of didactic research emphasize the role of corporeality in teaching and learning processes too. It is important that the training courses of future teachers to give value to physical education, intended in its transversality, and not anymore as a separate disciplinary area. This study describes protocol and results of a research carried out in 2019-2020 with exploratory purpose, involving 197 teachers attending the Qualification course for support educational activity for disabled students at Mediterranean University of Reggio Calabria focused on the beliefs of graduate teachers in relation with the Physical Education field. The research provided a survey on representation of teachers about body as inclusive mediator. Results show the need to enhance, in the University qualification training courses, the use of body as inclusive mediator, as powerful facilitators that amplify accessibility and participation*.

Il riconoscimento del valore educativo delle scienze motorie deriva da un percorso di lunga durata di superamento del dualismo cartesiano fra logos e pathos. I più recenti orientamenti di ricerca didattica enfatizzano il ruolo della corporeità anche nei processi di insegnamento e apprendimento. È importante che anche i corsi di formazione dei futuri insegnanti valorizzino l’educazione motoria, non più intesa solo come distinto ambito disciplinare, ma nella sua trasversalità. Si descrivono protocollo ed esiti di una ricerca esplorativa, condotta nell’a.a. 2019-2020 con 197 docenti frequentanti il Corso di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità dell’Università Mediterranea degli Studi di Reggio Calabria, avente per oggetto le credenze degli insegnanti specializzandi in relazione all’ambito dell’educazione motoria. La ricerca ha previsto la somministrazione di un questionario incentrato sulle rappresentazioni che i docenti hanno del corpo inteso come mediatore inclusivo. I risultati mostrano il bisogno di valorizzare, nei corsi di formazione universitari specializzanti, l’utilizzo del corpo come mediatore inclusivo, potente facilitatore che amplifica l’accessibilità e la partecipazione.

Corporeità e inclusione. Una ricerca con i futuri insegnanti specializzati / Sgambelluri, Rosa; Vinci, Viviana. - In: FORMAZIONE & INSEGNAMENTO. - ISSN 2279-7505. - 1:(2020), pp. 362-375.

Corporeità e inclusione. Una ricerca con i futuri insegnanti specializzati

SGAMBELLURI ROSA;VINCI VIVIANA
2020-01-01

Abstract

The recognition of the educational value of the motor sciences derives from a long path of overcoming Cartesian dualism between logos and pathos. The latest orientations of didactic research emphasize the role of corporeality in teaching and learning processes too. It is important that the training courses of future teachers to give value to physical education, intended in its transversality, and not anymore as a separate disciplinary area. This study describes protocol and results of a research carried out in 2019-2020 with exploratory purpose, involving 197 teachers attending the Qualification course for support educational activity for disabled students at Mediterranean University of Reggio Calabria focused on the beliefs of graduate teachers in relation with the Physical Education field. The research provided a survey on representation of teachers about body as inclusive mediator. Results show the need to enhance, in the University qualification training courses, the use of body as inclusive mediator, as powerful facilitators that amplify accessibility and participation*.
2020
Il riconoscimento del valore educativo delle scienze motorie deriva da un percorso di lunga durata di superamento del dualismo cartesiano fra logos e pathos. I più recenti orientamenti di ricerca didattica enfatizzano il ruolo della corporeità anche nei processi di insegnamento e apprendimento. È importante che anche i corsi di formazione dei futuri insegnanti valorizzino l’educazione motoria, non più intesa solo come distinto ambito disciplinare, ma nella sua trasversalità. Si descrivono protocollo ed esiti di una ricerca esplorativa, condotta nell’a.a. 2019-2020 con 197 docenti frequentanti il Corso di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità dell’Università Mediterranea degli Studi di Reggio Calabria, avente per oggetto le credenze degli insegnanti specializzandi in relazione all’ambito dell’educazione motoria. La ricerca ha previsto la somministrazione di un questionario incentrato sulle rappresentazioni che i docenti hanno del corpo inteso come mediatore inclusivo. I risultati mostrano il bisogno di valorizzare, nei corsi di formazione universitari specializzanti, l’utilizzo del corpo come mediatore inclusivo, potente facilitatore che amplifica l’accessibilità e la partecipazione.
Physical Education, Training, Specialization Course, Inclusion, Teachers's Thinking
Educazione motoria, Formazione, Sostegno, Inclusione, Pensiero degli insegnanti
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/62960
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