There is a substantial difference between the second, the third industrial revolution and the fourth, the one we are in. The environmental question and the different declinations of the sustainability paradigm have passed from a state of "particular approach and condition" to a state "of widespread method and necessity". The ambition of the territories to produce "new quality of living", through a more compatible planning and planning of physical and environmental transformations, affecting the social and economic context of communities in transition, project a possible future, only if regulated by the natural cycle resources and the energy and environmental recovery of all processed products, in a strictly "ecological" key. A temporal condition of "new emergence", as an absolute paradigm of evidence and not only of risk, which by distorting the concept of sustainability, in the short, medium and long term, actually places it next to the very nature of change and according to a " just transition "and tracks them through actions to be carried out in the short-long and medium term, pursuing the trajectories of hypersustainability and enabling technologies, for both theoretical and experimental processes (Nava, 2019). From "recycling" to "reclaiming" it is necessary to trigger a resilient and circular process, which transfers to the cycle and recycling of life of cities, buildings, materials, the nature of the exhaustion of resources (natural and artificial) and their ability to programming beyond a first life, expressed in new regenerative characteristics for functions, spaces, performances and forms. A new ecological thought that moves design processes and experiments based on an innovative technical and productive thought.

Vi è una sostanziale differenza tra la seconda, la terza rivoluzione industriale e la quarta, quella in cui ci troviamo. La questione ambientale e le differenti declinazioni del paradigma della sostenibilità sono passate da uno stato di “particolare approccio e condizione” a uno stato “di diffuso metodo e necessità”. L’ambizione dei territori di produrre “nuova qualità dell’abitare”, attraverso una più compatibile programmazione e progettualità delle trasformazioni fisiche e ambientali, incidenti sul contesto sociale ed economico delle comunità in transizione, proiettano un futuro possibile, solo se regolato dal naturale ciclo delle risorse e dal recupero energetico e ambientale di tutti i prodotti trasformati, in chiave strettamente “ecologica”. Una condizione temporale di “nuova emergenza”, quale paradigma assoluto dell’evidenza e non solo del rischio, che stravolgendo il concetto di sostenibilità, nel breve, medio e lungo periodo, di fatto lo ricolloca accanto alla natura stessa del cambiamento e secondo una “giusta transizione” e ne rintraccia attraverso azioni da compiersi nel breve-lungo e medio periodo, perseguendo le traiettorie di ipersostenibilità e tecnologie abilitanti, per processi tanto teorici quanto sperimentali (Nava, 2019). Da “recycling” a “reclaiming” occorre innescare un processo resiliente e circolare, che trasferisce al ciclo e riciclo di vita delle città, degli edifici, dei materiali, la natura dell’esauribilità delle risorse (naturali e artificiali) e la loro capacità di programmarsi oltre una prima vita, espressa in nuovi caratteri rigenerativi per funzioni, spazi, prestazioni e forme. Un nuovo pensiero ecologico che muove processi e sperimentazioni progettuali fondati su un innovato pensiero tecnico e produttivo.

Recycling or Reclaiming? Dal paradigma “ecologico” alle sperimentazioni progettuali della transizione

consuelo nava
2020-01-01

Abstract

There is a substantial difference between the second, the third industrial revolution and the fourth, the one we are in. The environmental question and the different declinations of the sustainability paradigm have passed from a state of "particular approach and condition" to a state "of widespread method and necessity". The ambition of the territories to produce "new quality of living", through a more compatible planning and planning of physical and environmental transformations, affecting the social and economic context of communities in transition, project a possible future, only if regulated by the natural cycle resources and the energy and environmental recovery of all processed products, in a strictly "ecological" key. A temporal condition of "new emergence", as an absolute paradigm of evidence and not only of risk, which by distorting the concept of sustainability, in the short, medium and long term, actually places it next to the very nature of change and according to a " just transition "and tracks them through actions to be carried out in the short-long and medium term, pursuing the trajectories of hypersustainability and enabling technologies, for both theoretical and experimental processes (Nava, 2019). From "recycling" to "reclaiming" it is necessary to trigger a resilient and circular process, which transfers to the cycle and recycling of life of cities, buildings, materials, the nature of the exhaustion of resources (natural and artificial) and their ability to programming beyond a first life, expressed in new regenerative characteristics for functions, spaces, performances and forms. A new ecological thought that moves design processes and experiments based on an innovative technical and productive thought.
2020
Vi è una sostanziale differenza tra la seconda, la terza rivoluzione industriale e la quarta, quella in cui ci troviamo. La questione ambientale e le differenti declinazioni del paradigma della sostenibilità sono passate da uno stato di “particolare approccio e condizione” a uno stato “di diffuso metodo e necessità”. L’ambizione dei territori di produrre “nuova qualità dell’abitare”, attraverso una più compatibile programmazione e progettualità delle trasformazioni fisiche e ambientali, incidenti sul contesto sociale ed economico delle comunità in transizione, proiettano un futuro possibile, solo se regolato dal naturale ciclo delle risorse e dal recupero energetico e ambientale di tutti i prodotti trasformati, in chiave strettamente “ecologica”. Una condizione temporale di “nuova emergenza”, quale paradigma assoluto dell’evidenza e non solo del rischio, che stravolgendo il concetto di sostenibilità, nel breve, medio e lungo periodo, di fatto lo ricolloca accanto alla natura stessa del cambiamento e secondo una “giusta transizione” e ne rintraccia attraverso azioni da compiersi nel breve-lungo e medio periodo, perseguendo le traiettorie di ipersostenibilità e tecnologie abilitanti, per processi tanto teorici quanto sperimentali (Nava, 2019). Da “recycling” a “reclaiming” occorre innescare un processo resiliente e circolare, che trasferisce al ciclo e riciclo di vita delle città, degli edifici, dei materiali, la natura dell’esauribilità delle risorse (naturali e artificiali) e la loro capacità di programmarsi oltre una prima vita, espressa in nuovi caratteri rigenerativi per funzioni, spazi, prestazioni e forme. Un nuovo pensiero ecologico che muove processi e sperimentazioni progettuali fondati su un innovato pensiero tecnico e produttivo.
recycling reclaiming transition prototipo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/66265
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