L’obsolescenza programmata è la produzione di beni con vite utili deli-beratamente e antieconomicamente brevi. Questo fenomeno provoca danni ai consumatori, costretti a sostenere i costi delle riparazioni e del continuo nuovo acquisto di questi beni, ma anche dell’ambiente, sia dal punto di vista dell’uso non razionale delle risorse naturali, sia da quello dell’eccessiva produzione di rifiuti. La ricerca mira a verificare se il ri-corso al “diritto penale” possa essere considerato una misura dissuasi-va contro l’obsolescenza programmata, secondo quanto previsto dalla Risoluzione del Parlamento europeo del 4 luglio 2017 su «una vita utile più lunga per i prodotti: vantaggi per consumatori e imprese» (2016/2272/INI). La via della criminalizzazione è stata seguita per la prima volta nel 2016 dal legislatore francese, ed è oggetto di alcune proposte di legge all’esame del Parlamento italiano. La minaccia della sanzione penale potrebbe presentare vantaggi in termini di prevenzione generale. Allo stesso tempo, questa è un’opzione problematica, se te-niamo conto dei principi generali che regolano il diritto penale (principio di rigorosa legalità e principio di offensività). Preferibile un modello di regolamentazione che integri norme di soft law, strumenti di diritto pri-vato e di diritto commerciale (class action, tutela del consumatore per i vizi del prodotto), incentivi fiscali e regolamentazioni amministrative, assistite da un sistema di controlli e da un apparato sanzionatorio.

OBSOLESCENZA PROGRAMMATA E DIRITTO PENALE: UNA RE-LAZIONE “COMPLICATA” / La Rosa, Emanuele. - In: RIVISTA TRIMESTRALE DI DIRITTO PENALE DELL'ECONOMIA. - ISSN 1121-1725. - (2020), pp. 568-604.

OBSOLESCENZA PROGRAMMATA E DIRITTO PENALE: UNA RE-LAZIONE “COMPLICATA”

La Rosa, Emanuele
2020-01-01

Abstract

L’obsolescenza programmata è la produzione di beni con vite utili deli-beratamente e antieconomicamente brevi. Questo fenomeno provoca danni ai consumatori, costretti a sostenere i costi delle riparazioni e del continuo nuovo acquisto di questi beni, ma anche dell’ambiente, sia dal punto di vista dell’uso non razionale delle risorse naturali, sia da quello dell’eccessiva produzione di rifiuti. La ricerca mira a verificare se il ri-corso al “diritto penale” possa essere considerato una misura dissuasi-va contro l’obsolescenza programmata, secondo quanto previsto dalla Risoluzione del Parlamento europeo del 4 luglio 2017 su «una vita utile più lunga per i prodotti: vantaggi per consumatori e imprese» (2016/2272/INI). La via della criminalizzazione è stata seguita per la prima volta nel 2016 dal legislatore francese, ed è oggetto di alcune proposte di legge all’esame del Parlamento italiano. La minaccia della sanzione penale potrebbe presentare vantaggi in termini di prevenzione generale. Allo stesso tempo, questa è un’opzione problematica, se te-niamo conto dei principi generali che regolano il diritto penale (principio di rigorosa legalità e principio di offensività). Preferibile un modello di regolamentazione che integri norme di soft law, strumenti di diritto pri-vato e di diritto commerciale (class action, tutela del consumatore per i vizi del prodotto), incentivi fiscali e regolamentazioni amministrative, assistite da un sistema di controlli e da un apparato sanzionatorio.
2020
Danno da prodotto
Obsolescenza programmata
Sviluppo sostenibile
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