The image of the south of Italy has almost always been ignored or interpreted “differently” in the most famous iconographic and narrative repertories. The objective difficulties of accessibility to places and, in many cases, a plausible representation didn’t always correspond to the consolidated expectation in the collective imagination of a period. Therefore, it was necessary to translate these notes through an ideal and evocative form, through a successive elaboration, in theory, in different spaces and times, often altering the true identity. The notebooks of the travellers are a different question: that expansion of memory revealed thoughts and sensations through notes, and quick sketches but, above all froze the true identity of the places, made up of objects, persons, locations, colours, lights and unknown atmosphere, in a momentary impression. From a simple personal notebook to a more elegant carnet de voyage of the Grand Tour, an iconographic repertoire thus emerges which shows a different image of southern Italian architectural and urban landscapes. It is a reality filtered by the human and cultural sensitivity of the observer, who becomes the instrument for an original interpretation for urban and territorial areas, to catch unknown or neglected aspects, or to verify transformations and extant landscapes.

L’immagine del meridione d’Italia è stata spesso trascurata o “diversamente” interpretata nei repertori iconografici e narrativi più noti, per le oggettive difficoltà di accessibilità ai luoghi, e perché in molti casi una rappresentazione verosimigliante non sempre corrispondeva alle aspettative consolidatesi nell’immaginario collettivo di un’epoca. Bisognava dunque tradurla in chiave evocativa e ideale, attraverso una successiva elaborazione condotta spesso a tavolino, in tempi e spazi diversi, che spesso ne alterava la reale identità. Diverso è il caso dei taccuini di appunti del viaggiatore, quell'espansione della memoria che attraverso annotazioni, schizzi e bozzetti di rapida esecuzione, registrava pensieri e sensazioni, ma soprattutto fermava, nell’impressione del momento, la vera identità dei luoghi, fatta di oggetti, persone, ambientazioni, colori, luci, atmosfere inedite. Dal semplice quaderno personale al più raffinato carnet de voyage del Grand Tour, emerge così un repertorio iconografico che mostra una diversa immagine dei paesaggi architettonici ed urbani meridionali, una realtà filtrata dalla sensibilità umana e culturale dell'osservatore, che diventa strumento per l'interpretazione originale di contesti urbani e territoriali, per coglierne aspetti inediti o trascurati o per verificarne trasformazioni e permanenze.

Il Sud Italia:schizzi e appunti di viaggio / Mussari, Bruno; Scamardi', Giuseppina. - In: ARCHISTOR. - ISSN 2384-8898. - «ArcHistoR Extra», 5, supplemento di «ArcHistoR», VI (2019), 11, B. Mussari, G. Scamardì (a cura di), Il Sud Italia: schizzi e appunti di viaggio. L'interpretazione dell'immagine, la ricerca di una identità.:(2019), pp. 16-49. [10.14633/AHR119]

Il Sud Italia:schizzi e appunti di viaggio

Bruno Mussari;Giuseppina Scamardì
2019-01-01

Abstract

The image of the south of Italy has almost always been ignored or interpreted “differently” in the most famous iconographic and narrative repertories. The objective difficulties of accessibility to places and, in many cases, a plausible representation didn’t always correspond to the consolidated expectation in the collective imagination of a period. Therefore, it was necessary to translate these notes through an ideal and evocative form, through a successive elaboration, in theory, in different spaces and times, often altering the true identity. The notebooks of the travellers are a different question: that expansion of memory revealed thoughts and sensations through notes, and quick sketches but, above all froze the true identity of the places, made up of objects, persons, locations, colours, lights and unknown atmosphere, in a momentary impression. From a simple personal notebook to a more elegant carnet de voyage of the Grand Tour, an iconographic repertoire thus emerges which shows a different image of southern Italian architectural and urban landscapes. It is a reality filtered by the human and cultural sensitivity of the observer, who becomes the instrument for an original interpretation for urban and territorial areas, to catch unknown or neglected aspects, or to verify transformations and extant landscapes.
2019
L’immagine del meridione d’Italia è stata spesso trascurata o “diversamente” interpretata nei repertori iconografici e narrativi più noti, per le oggettive difficoltà di accessibilità ai luoghi, e perché in molti casi una rappresentazione verosimigliante non sempre corrispondeva alle aspettative consolidatesi nell’immaginario collettivo di un’epoca. Bisognava dunque tradurla in chiave evocativa e ideale, attraverso una successiva elaborazione condotta spesso a tavolino, in tempi e spazi diversi, che spesso ne alterava la reale identità. Diverso è il caso dei taccuini di appunti del viaggiatore, quell'espansione della memoria che attraverso annotazioni, schizzi e bozzetti di rapida esecuzione, registrava pensieri e sensazioni, ma soprattutto fermava, nell’impressione del momento, la vera identità dei luoghi, fatta di oggetti, persone, ambientazioni, colori, luci, atmosfere inedite. Dal semplice quaderno personale al più raffinato carnet de voyage del Grand Tour, emerge così un repertorio iconografico che mostra una diversa immagine dei paesaggi architettonici ed urbani meridionali, una realtà filtrata dalla sensibilità umana e culturale dell'osservatore, che diventa strumento per l'interpretazione originale di contesti urbani e territoriali, per coglierne aspetti inediti o trascurati o per verificarne trasformazioni e permanenze.
South of Italy; Grand Tour; travellers' drawings
Sud Italia; Grand Tour; disegni di viaggio
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