In 1820 Karl Witte discovered a "Greek" speaking population in southern Ionian Calabria: a restricted enclave with residues of the ancient Grecanico. The essay is a summary of a research aimed at the enhancement of material and immaterial heritage in this area, searching residual traces of the Greek-Byzantine tradition in Calabria. The study refers to the 2030 Agenda Strategy, Goal 11.4. It is developed through surveys, drawings, analysis and reflections, aimed at deepening the following topics: - Urban squares and collective spaces: places of permanence and sharing of cultural and anthropological heritage. - Artifice and nature: virtuous and sustainable integration between spontaneous architecture and landscape. - Textile craftsmanship and wood carving: the tangible memory of an ancient Greek-Byzantine iconographic tradition. The research highlighted, in the more internal areas, a widespread quality of the buildings. It is a poor and spontaneous architecture but built in harmony with landscape. However, we can find the most identity characteristics in artisanal productions: objects of "ethnic design" created on recurrent models in which popular spontaneity intertwines with the unconscious memory of Byzantine iconographic traditions. Among the analyzed villages, Roghudi Vecchio – now abandoned – could be a pilot project for the enhancement of the territory and the Grecanic traditions.

Nel 1820 Karl Witte scopre una popolazione di lingua “greca” nella Calabria meridionale ionica: una ristretta enclave con residui linguistici dell’antico Grecanico. Il saggio è sintesi di una ricerca volta alla valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale di tale area, alla ricerca di tracce residue della tradizione greco-bizantina in Calabria. Lo studio fa riferimento alla Strategia Agenda 2030, goal 11.4, e si sviluppa attraverso rilievi, disegni, analisi e riflessioni, volti ad approfondire i seguenti temi: - Piazze urbane e spazi collettivi: i luoghi della permanenza e della condivisione del patrimonio culturale e antropologico. - Artificio e natura: integrazione virtuosa e sostenibile tra architettura spontanea e paesaggio. - Artigianato tessile e intaglio del legno: la memoria tangibile di un’antica tradizione iconografica greco-bizantina. La ricerca ha evidenziato, nelle aree più interne, una diffusa qualità del costruito: architettura povera e spontanea ma in armonia con il paesaggio. I caratteri maggiormente identitari si riscontrano, però, nelle produzioni artigianali: oggetti di “design etnico” realizzati su modelli ricorrenti in cui la spontaneità popolare s’intreccia con l’inconsapevole memoria di tradizioni iconografiche bizantine. Tra i borghi analizzati, Roghudi Vecchio – oggi abbandonato – potrebbe rappresentare un progetto pilota per la valorizzazione del territorio e delle tradizioni grecaniche.

Luoghi, permanenze e tradizioni iconografiche nella Calabria Greca

Rosario Brandolino;Domenico Mediati
2019-01-01

Abstract

In 1820 Karl Witte discovered a "Greek" speaking population in southern Ionian Calabria: a restricted enclave with residues of the ancient Grecanico. The essay is a summary of a research aimed at the enhancement of material and immaterial heritage in this area, searching residual traces of the Greek-Byzantine tradition in Calabria. The study refers to the 2030 Agenda Strategy, Goal 11.4. It is developed through surveys, drawings, analysis and reflections, aimed at deepening the following topics: - Urban squares and collective spaces: places of permanence and sharing of cultural and anthropological heritage. - Artifice and nature: virtuous and sustainable integration between spontaneous architecture and landscape. - Textile craftsmanship and wood carving: the tangible memory of an ancient Greek-Byzantine iconographic tradition. The research highlighted, in the more internal areas, a widespread quality of the buildings. It is a poor and spontaneous architecture but built in harmony with landscape. However, we can find the most identity characteristics in artisanal productions: objects of "ethnic design" created on recurrent models in which popular spontaneity intertwines with the unconscious memory of Byzantine iconographic traditions. Among the analyzed villages, Roghudi Vecchio – now abandoned – could be a pilot project for the enhancement of the territory and the Grecanic traditions.
2019
Nel 1820 Karl Witte scopre una popolazione di lingua “greca” nella Calabria meridionale ionica: una ristretta enclave con residui linguistici dell’antico Grecanico. Il saggio è sintesi di una ricerca volta alla valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale di tale area, alla ricerca di tracce residue della tradizione greco-bizantina in Calabria. Lo studio fa riferimento alla Strategia Agenda 2030, goal 11.4, e si sviluppa attraverso rilievi, disegni, analisi e riflessioni, volti ad approfondire i seguenti temi: - Piazze urbane e spazi collettivi: i luoghi della permanenza e della condivisione del patrimonio culturale e antropologico. - Artificio e natura: integrazione virtuosa e sostenibile tra architettura spontanea e paesaggio. - Artigianato tessile e intaglio del legno: la memoria tangibile di un’antica tradizione iconografica greco-bizantina. La ricerca ha evidenziato, nelle aree più interne, una diffusa qualità del costruito: architettura povera e spontanea ma in armonia con il paesaggio. I caratteri maggiormente identitari si riscontrano, però, nelle produzioni artigianali: oggetti di “design etnico” realizzati su modelli ricorrenti in cui la spontaneità popolare s’intreccia con l’inconsapevole memoria di tradizioni iconografiche bizantine. Tra i borghi analizzati, Roghudi Vecchio – oggi abbandonato – potrebbe rappresentare un progetto pilota per la valorizzazione del territorio e delle tradizioni grecaniche.
Greek Calabria; Linguistic minorities; Spontaneous architecture; Popular iconography; Ethnic design
Calabria Greca; Minoranze linguistiche; Architettura spontanea; Iconografia popolare; Design etnico
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/3168
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