Una inedita cronaca manoscritta tratta degli eventi vissuti e delle terre visitate o soltanto osservate nel corso di quindici navigazioni compiute dal suo autore, imbarcato su una delle galere dell’Ordine mediceo di Santo Stefano negli anni tra 1602 e 1616, all’interno dell’intero bacino del Mediterraneo. Le descrizioni, che non si limitano ai soli caratteri fisici, ma sono arricchiti da note su struttura sociale, usanze e tradizioni, economia locale e principali risorse produttive, sono arricchite da circa 200 disegni. L’assoluta autonomia dell’autore, che scrive per se stesso e non per un committente da compiacere, induce a considerare le informazioni fornite come oggettive. Ciò consente di ricostruire l’immagine precisa e realistica di terre e popoli mediterranei, all’interno di un importante momento storico: l’età delle guerre di corsa e dei conflitti tra le principali potenze, impegnate a contendersi il predominio sul Mediterraneo e sull’Occidente (Francia, Spagna, Impero Ottomano), e gli Stati loro alleati. Particolarmente significativa, a tal proposito, è la descrizione dei territori ellenici, presenza importante all’interno del manoscritto e in cui la cristianità convive in maniera più o meno pacifica con il nemico ottomano. E’ uno scenario estremamente variegato, di cui l’autore mette in risalto le peculiarità e le “stranezze” sia per quanto riguarda i sistemi urbani o comunque antropizzati, sia, soprattutto per ciò che riguarda gli aspetti antropologici e sociali, lontani dalla cultura e dalle tradizioni dell’autore.
Per mare e per terra. L’immagine del Mediterraneo nei primi anni del XVII secolo, tra i disegni e i racconti di una cronaca manoscritta / Scamardi', Giuseppina. - In: STORIA URBANA. - ISSN 0391-2248. - 135:(2012), pp. 5-16.
Per mare e per terra. L’immagine del Mediterraneo nei primi anni del XVII secolo, tra i disegni e i racconti di una cronaca manoscritta
SCAMARDI', Giuseppina
2012-01-01
Abstract
Una inedita cronaca manoscritta tratta degli eventi vissuti e delle terre visitate o soltanto osservate nel corso di quindici navigazioni compiute dal suo autore, imbarcato su una delle galere dell’Ordine mediceo di Santo Stefano negli anni tra 1602 e 1616, all’interno dell’intero bacino del Mediterraneo. Le descrizioni, che non si limitano ai soli caratteri fisici, ma sono arricchiti da note su struttura sociale, usanze e tradizioni, economia locale e principali risorse produttive, sono arricchite da circa 200 disegni. L’assoluta autonomia dell’autore, che scrive per se stesso e non per un committente da compiacere, induce a considerare le informazioni fornite come oggettive. Ciò consente di ricostruire l’immagine precisa e realistica di terre e popoli mediterranei, all’interno di un importante momento storico: l’età delle guerre di corsa e dei conflitti tra le principali potenze, impegnate a contendersi il predominio sul Mediterraneo e sull’Occidente (Francia, Spagna, Impero Ottomano), e gli Stati loro alleati. Particolarmente significativa, a tal proposito, è la descrizione dei territori ellenici, presenza importante all’interno del manoscritto e in cui la cristianità convive in maniera più o meno pacifica con il nemico ottomano. E’ uno scenario estremamente variegato, di cui l’autore mette in risalto le peculiarità e le “stranezze” sia per quanto riguarda i sistemi urbani o comunque antropizzati, sia, soprattutto per ciò che riguarda gli aspetti antropologici e sociali, lontani dalla cultura e dalle tradizioni dell’autore.File | Dimensione | Formato | |
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