Il lavoro nasce dalla ricerca MURST 40% “Linguaggi Rinascimentali in Calabria” del 1992, nel corso della quale è stato riscoperta quella bellissima opera che è l’Altare Maggiore della Chiesa, firmata da un artista roglianese (ancora non perfettamente identificato alla data della pubblicazione) e datata 1610. L’esigenza di avere maggiori informazioni su questo manufatto, fino a quel momento trattato in maniera casuale ed episodica, ha portato ad una lunga ed accurata ricerca di archivio, che ha permesso di rintracciare una inedita descrizione settecentesca della chiesa Si è potuto così finalmente comprendere che, quella che oggi è poco più di una cappella, e come tale è sempre stata trattata dai vari Autori che se ne sono occupati, in realtà era una chiesa a tre navate di notevoli dimensioni, contenente numerosi arredi ed oggetti d’arte. L’attuale cappella odierna non è altro che l’antica abside e l’arco che si vede in facciata è l’arco maggiore, tamponato probabilmente nel XIX secolo per proteggere i resti dell’architettonico altare maggiore.
Nuovi dati sulla Chiesa dell’Annunziata a Belcastro / Scamardi', Giuseppina; Mussari, Bruno. - In: QUADERNI DEL DIPARTIMENTO PATRIMONIO ARCHITETTONICO E URBANISTICO. - ISSN 1121-0745. - I:2(1991), pp. 70-73.
Nuovi dati sulla Chiesa dell’Annunziata a Belcastro
Giuseppina Scamardì;Bruno Mussari
1991-01-01
Abstract
Il lavoro nasce dalla ricerca MURST 40% “Linguaggi Rinascimentali in Calabria” del 1992, nel corso della quale è stato riscoperta quella bellissima opera che è l’Altare Maggiore della Chiesa, firmata da un artista roglianese (ancora non perfettamente identificato alla data della pubblicazione) e datata 1610. L’esigenza di avere maggiori informazioni su questo manufatto, fino a quel momento trattato in maniera casuale ed episodica, ha portato ad una lunga ed accurata ricerca di archivio, che ha permesso di rintracciare una inedita descrizione settecentesca della chiesa Si è potuto così finalmente comprendere che, quella che oggi è poco più di una cappella, e come tale è sempre stata trattata dai vari Autori che se ne sono occupati, in realtà era una chiesa a tre navate di notevoli dimensioni, contenente numerosi arredi ed oggetti d’arte. L’attuale cappella odierna non è altro che l’antica abside e l’arco che si vede in facciata è l’arco maggiore, tamponato probabilmente nel XIX secolo per proteggere i resti dell’architettonico altare maggiore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.