Il saggio traccia un quadro della produzione cosentina del carrarese Andrea Maggiore (e dei suoi collaboratori, anch’essi toscani) molto attivo a Cosenza tra la fine del ‘500 e gli inizi del ‘600, per una committenza particolarmente qualificata. Egli appare per la prima volta come progettista ed esecutore del pulpito per la Cattedrale di Cosenza e prosegue realizzando per le maggiori famiglie cosentine cappelle gentilizie e funerarie. Particolarmente interessante è il fatto che egli usi la tecnica dei marmi “mischi”, ancora pressoché sconosciuta in Calabria. Nulla di più facile, allora, che egli si ponga come precursore ed innovatore e la sua opera costituisca il prototipo di uno stile che in seguito troverà la sua affermazione e diffusione.
Titolo: | Maestri toscani a Cosenza tra XVI e XVII secolo. Il sepolcro di Ottavio Gaeta. Sull’attività cosentina di Andrea Maggiore da Carrara |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 1994 |
Rivista: | |
Handle: | http://hdl.handle.net/20.500.12318/4848 |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in rivista |