Il contributo ripercorre attraverso le opere del napoletano Giovanni Calì o Calieri, "architetto, ingegniero et insigne dessignatore di stucchi" (la cui opera è documentata a partire dal 1683 a Napoli, dove aveva una sua bottega, e fino al 1731, quando detta in Cosenza il suo testamento) i percorsi e le modalità di introduzione in Calabria dei temi del barocco napoletano. L’attività dell’architetto nel cosentino è ampiamente testimoniata, grazie all’individuazione di documenti inediti o solo parzialmente editi. Egli lavora per una committenza altamente qualificata, basti pensare che è chiamato in Calabria dai PP. Gesuiti, per la sistemazione interna della loro chiesa, Una volta realizzata questa opera, la fama di Calieri vide un rapido diffondersi. Lo stile barocco, fino allora sconosciuto o scarsamente considerato incontrò il favore della Città e tutti gli Ordini religiosi cosentini volevano l’architetto napoletano per il rinnovamento delle proprie chiese e gli incarichi si susseguirono senza soluzione di continuità.

Il Barocco a Cosenza. Giovanni Calieri “neapolitano”

SCAMARDI', Giuseppina
1996-01-01

Abstract

Il contributo ripercorre attraverso le opere del napoletano Giovanni Calì o Calieri, "architetto, ingegniero et insigne dessignatore di stucchi" (la cui opera è documentata a partire dal 1683 a Napoli, dove aveva una sua bottega, e fino al 1731, quando detta in Cosenza il suo testamento) i percorsi e le modalità di introduzione in Calabria dei temi del barocco napoletano. L’attività dell’architetto nel cosentino è ampiamente testimoniata, grazie all’individuazione di documenti inediti o solo parzialmente editi. Egli lavora per una committenza altamente qualificata, basti pensare che è chiamato in Calabria dai PP. Gesuiti, per la sistemazione interna della loro chiesa, Una volta realizzata questa opera, la fama di Calieri vide un rapido diffondersi. Lo stile barocco, fino allora sconosciuto o scarsamente considerato incontrò il favore della Città e tutti gli Ordini religiosi cosentini volevano l’architetto napoletano per il rinnovamento delle proprie chiese e gli incarichi si susseguirono senza soluzione di continuità.
1996
Calabria; Barocco
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12318/8202
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