In questa sede si è integrato ed ampliato quanto già apparso sui ”Quaderni del P.A.U.”, IV (1994), 8, pp. 169-180, con il risultato di ulteriori studi e ricerche archivistiche. Si è infatti ricostruito, grazie al rinvenimento di materiale documentario inedito, l’attività costruttiva ed artistica del carrarese Andrea Maggiore nella provincia di Calabria Citra e più precisamente tra Catanzaro (dove è documentata la fattura dell’Altare del Rosario nella chiesa omonima) e Squillace (dove, tra l’altro, realizza una cappella funeraria per i Principi Pietro ed Anna Borgia nella Cattedrale), nonché il suo stile ed il suo linguaggio architettonico. Ciò, tra l’altro, ha consentito di elaborare alcune ipotesi che attribuiscono al Carrarese i lavori di ristrutturazione ed ammodernamento della Cattedrale di Santa Severina, avvenuta per volontà dell’Arcivescovo Antonio Pisano (1586-1623), nipote e successore del Cardinale Giulio Antonio Santoro.
Andrea Maggiore, scalpellino di Carrara, tra Catanzaro e Squillace / Mussari, Bruno; Scamardi', Giuseppina. - In: VIVARIUM SCYLLACENSE. - ISSN 1121-5860. - 1-2:1-2(1998), pp. 9-53.
Andrea Maggiore, scalpellino di Carrara, tra Catanzaro e Squillace
MUSSARI, Bruno;SCAMARDI', Giuseppina
1998-01-01
Abstract
In questa sede si è integrato ed ampliato quanto già apparso sui ”Quaderni del P.A.U.”, IV (1994), 8, pp. 169-180, con il risultato di ulteriori studi e ricerche archivistiche. Si è infatti ricostruito, grazie al rinvenimento di materiale documentario inedito, l’attività costruttiva ed artistica del carrarese Andrea Maggiore nella provincia di Calabria Citra e più precisamente tra Catanzaro (dove è documentata la fattura dell’Altare del Rosario nella chiesa omonima) e Squillace (dove, tra l’altro, realizza una cappella funeraria per i Principi Pietro ed Anna Borgia nella Cattedrale), nonché il suo stile ed il suo linguaggio architettonico. Ciò, tra l’altro, ha consentito di elaborare alcune ipotesi che attribuiscono al Carrarese i lavori di ristrutturazione ed ammodernamento della Cattedrale di Santa Severina, avvenuta per volontà dell’Arcivescovo Antonio Pisano (1586-1623), nipote e successore del Cardinale Giulio Antonio Santoro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.